«La musica sacra può favorire la fede e cooperare alla nuova evangelizzazione».
Lo ha detto il Papa ai partecipanti al convegno nazionale delle Scholae cantorum organizzato dall’Associazione Italiana Santa Cecilia, ricevuti sabato 10 novembre nell’Aula Paolo VI. Parlando del primo aspetto, quello della fede, Benedetto XVI ha riproposto la vicenda di sant’Agostino «alla cui conversione contribuì l’ascolto del canto dei salmi e degli inni, nelle liturgie presiedute da Sant’Ambrogio. Se infatti sempre la fede nasce dall’ascolto della Parola di Dio — ha spiegato — non c’è dubbio che la musica e soprattutto il canto possono conferire alla recita dei salmi e dei cantici biblici maggiore forza comunicativa». E tra i carismi di Ambrogio «vi era proprio quello di una spiccata sensibilità e capacità musicale». Quanto al rapporto tra canto sacro e nuova evangelizzazione, il Pontefice ha rievocato l’esperienza del poeta francese Paul Claudel, che si convertì ascoltando l’inno del Magnificat durante i vespri di Natale.